GionaTAROLOGO - OPERATORE OLISTICO |
2412
|
|
Questo esperto non ha ancora ricevuto commenti. |
99.3 %
|
30/08/2023
LETTERA APERTA A TUTTA LA COMUNITA' DI WENGO.ITPer quello che do e che cerco di dare, tutto sommato, penso di chiedere in cambio ben poco. E questo è un dato oggettivo che chi osserva dall’esterno, se dotato di un minimo di capacità di discernimento, credo possa ampiamente confermare. Una cosa però la chiedo, tra le poche, che ha una importanza vitale e fondamentale: l’essere ascoltato, nel massimo dei casi; l’essere sentito, nel minimo. L’essere presunto è però qualcosa che non accetto. Cerco di non farlo mai, con chiunque io mi trovi di fronte e di conseguenza non l’accetto se qualcuno lo fa con me. Su questo non transigo. Accettarlo significherebbe accettare di essere dati per scontati e non più degni di ascolto; e meno che mai di essere sentito.Questo mi offende e credo che sia davv...
Leggi tuttoAscolta la presentazione
dell'esperto
2412 consulti || 11 preferiti || 130 recensioni ricevute di cui 99.3% sono positive o molto positive
Consulta il dettaglio
Preferiti
Molto soddisfatto
Soddisfatto
Neutro
Non soddisfatto
11
114
15
0
1
GionaPreciso, molto competente, non si perde in inutili giri di parole, e dice ciò che vede senza indorare la pillola. Bravo! Consiglio vivamente Commento di 15 giorni fa - emmalice, il 30/08/2023 Mostrare la risposta dell'esperto |
|
Bravissimo 👍👍Lo contatto spesso per varie problematiche e ho sempre avuto riscontri con Giona. E' sempre sincero e dice tutta la verità anche se a volte può fare male. Consigliatissimo! Commento di 15 giorni fa - skefia7, il 15/04/2023 |
|
un angelo sceso n tella! direi chiaro ed efficientesenza smancerie, nè parole inutili, sincero e dritto al punto come se ci conoscessimo da anni. Se non lo avessi conosciuto su wengo, mi sarebbe piaciuto averlo come amico. Commento di 15 giorni fa - ireneverzeletti, il 03/04/2023 Mostrare la risposta dell'esperto |
|
Esperto del cuore!Come lui, nessuno! emmalice, il 02/04/2023 Mostrare la risposta dell'esperto |
|
Sempre una confermaGiona mi conosce e sopporta da tempo, sempre disponibile e preciso, coglie subito nel segno... e non posso che elogiare la sua onestà! Lo consiglio vivamente a tutti! Con me ci ha preso su amore e lavoro! Commento di 15 giorni fa - emmalice, il 31/03/2023 Mostrare la risposta dell'esperto |
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
Sabato
Domenica
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
Oggi non disponibile
LETTERA APERTA A TUTTA LA COMUNITA' DI WENGO.IT
Per quello che do e che cerco di dare, tutto sommato, penso di chiedere in cambio ben poco. E questo è un dato oggettivo che chi osserva dall’esterno, se dotato di un minimo di capacità di discernimento, credo possa ampiamente confermare. Una cosa però la chiedo, tra le poche, che ha una importanza vitale e fondamentale: l’essere ascoltato, nel massimo dei casi; l’essere sentito, nel minimo. L’essere presunto è però qualcosa che non accetto. Cerco di non farlo mai, con chiunque io mi trovi di fronte e di conseguenza non l’accetto se qualcuno lo fa con me. Su questo non transigo. Accettarlo significherebbe accettare di essere dati per scontati e non più degni di ascolto; e meno che mai di essere sentito.
Questo mi offende e credo che sia davvero una delle poche cose che posso ancora annoverare tra quelle che hanno il potere di ferirmi, la cui gravità dipende da chi mi sta offendendo. Posso tollerarla nella distrazione della comprensione di un tempo, ma non nella sua reiterazione. Ho smesso per primo io di darmi per scontato, di presumere me stesso dinnanzi le cose del mondo e dei suoi avvenimenti, poiché per primo ho imparato che possono esistere dei momenti della vita nei quali ci rendiamo conto di stare vivendo qualcosa che fino a un minuto prima non avremmo mai pensato di vivere. Presumere è la morte di ogni conoscenza. E’ fare la domanda credendo di possedere già la risposta che, se non viene confermata, rende l’altro erroneamente ovvio. Certo, perché tutto quanto quello che non ci conferma deve sempre essere riportato dal piccolo al generale con l’unico scopo di confonderci all’interno di un mucchio indefinito che possa celarci, evitandoci così di dover mettere in discussione quanto presunto, indipendentemente che questo sia pro o contro al nostro pensiero. Se ragione c’è, ragione sia data, ma se non c’è non sarà sicuramente la presunzione di conoscere il pensiero dell’altro a salvarci dall’oggettività del torto.
Più saggio sarebbe evitare di presumere l’altro, perché solo in questo modo davvero ci si apre alla possibilità di conoscerlo in profondità. Se è questo che cerchiamo. Ma che senso avrebbe relazionarsi a qualcun altro se non quello di comprenderne il più possibile, senza presumere; semplicemente osservare, senza alcun credo.
Personalmente non ho alcun interesse a essere creduto, ma ne ho molto nell’essere ascoltato e se possibile essere sentito. Essere ascoltato è il minimo; un minimo senza il quale non esiste interesse da parte mia per manifestarmi e non dovrebbe esistere da parte di nessuno. Senza ascolto non può esserci quella relazione con l’altro che evita alla vita di essere un gigantesco e grottesco monologo in cui l’attore è anche spettatore: un aberrante circolo chiuso che per il mitico Narciso ha avuto un epilogo mortale. Preferisco essere un Prometeo, almeno lui ha l’onore di un’aquila come tormento per il suo fiammante dono e non un piatto specchio d’acqua di un lago che, dal suo buio fondale, restituisce un’immagine di morte a chi solo quello vuole contemplare. Il primo non lascia traccia di sé, ma solo il leggendario ricordo impresso in un fiore; il secondo costringe un dio a pensarlo per l’eternità, e non si dovrebbe mai rinunciare alla possibilità di disturbare il sonno a una divinità con il solo e semplice essere, senza presunzione alcuna.
Chi presume potrebbe uccidere nella presuntuosa idea di salvare qualcuno. Chi non presume si apre ad ogni possibilità, e perfino a quella di imparare qualcosa di nuovo così come qualcosa di vecchio, ma comunque in un modo nuovo.
Con questi presupposti cerco di lavorare insieme a voi utilizzando quale strumento elettivo i Tarocchi come guardiani contro quella presunzione che è sempre in agguato.
Decidete voi se preferite essere dei Narciso o dei Prometeo.
Decidete voi se le carte devono essere dei piatti specchi d’acqua o delle vibranti penne di un’aquila.
Quello che personalmente preferisco ve l’ho già detto.
A Presto
Giona Tarologo
_________________________________________________________________
Avvertenze per il corretto utilizzo dei responsi:
1. I responsi delle carte NON SONO UNA LEGGE DIVINA.
2. I responsi che parlano di scelte da fare dipendenti da qualcun altro, devono appunto essere compiute da qualcun altro; il fatto che le carte rendano visibili tali scelte non dice che l'interessato le prenderà.
3. I responsi sono la descrizione di questo momento, adesso, nello stato di cose in essere e possono cambiare proprio nel superamento dei blocchi e delle scelte che vengono evidenziate.
4. I responsi in ambito sentimentale possono parlare di sentimenti, ma questo non dice che quei sentimenti saranno seguiti dalla persona. Il fatto di sentire qualcosa per qualcuno non rende in alcun modo obbligatorio il seguire quello che si sente o il poterlo fare.
5. I responsi servono a chi li chiede per migliorare una situazioni o vederla più chiaramente. Possono quindi rivelare delle cose CHE NON SI VEDONO e DI CUI NON SIAMO A CONOSCENZA. Le carte pongono quindi un'occasione per guardare dove magari non si sia ancora guardato. Negare a prescindere, perchè non ci piace quello che sentiamo non cambierà comunque quello che nella realtà può esserci.
6. I responsi non danno false speranze, quelle ce le creiamo noi ascoltando quello che ci conviene.
7. I responsi servono ad accendere dei lumi nel buio di un problema non a risolverlo. Quel compito resta sempre nostro e di nessun altro.
8. I responsi sono la voce di una coscienza superiore che ci ama infinitamente e ci guida: se non vogliamo ascoltarla, almeno, non manchiamole di rispetto.
9. I responsi nascono dalla simbologia delle carte. Il Tarologo è il mezzo per quella interpretazione ed è suo compito cercare di interpretare al meglio quei simboli a seguito di studio ed esperienza continua. Se conoscete anche voi i Tarocchi cercate di non interpretare anche voi la lettura mentre viene fatta o alla fine giungerete alle conclusioni che volete per voi.
10. I responsi sono fiduciari. Se non vi fidate di quello che sentite, il Tarologo non può aiutarvi in questo: dipende solo da voi.
Nulla è invariabilmente scritto: il potere della felicità è sempre nelle nostre mani.
Chiamami.
Ti aspetto.
L'Amore e l'Innamoramento
La Triade del Cambiamento: l'Innominata, il Diavolo e la Torre nella lettura dei Tarocchi
Benvenuto.a!
Aiutaci a offrirti la migliore esperienza possibile! Accedi e vivi al massimo l'esperienza di Wengo.